Ergastolo senza attenuanti. Questa la pena chiesta dai Pm di Teramo per l'ex caporale degli alpini Salvatore Parolisi accusato di aver ucciso la moglie, Melania Rea, con 35 coltellate il 18 aprile 2011 nel bosco di Ripe di Civitella. L'udienza del processo che si sta svolgendo con rito abbreviato riprenderà nel pomeriggio con la requisitoria della parte civile durante la quale il legale della famiglia Rea chiederà il risarcimento danni. L’arringa dell'avvocato Gionni, che rappresenta anche la figlioletta di Melania e Salvatore per la quale chiederà i danni, è condensata in 80 pagine nelle quali ripercorrerà tutta la vicenda, le tappe processuali, le risultanze investigative e le perizie depositate. In particolare focalizzerà l’attenzione sui tanti indizi (il falso alibi, il comportamento seguito dopo l’omicidio e la scoperta del cadavere della donna di Somma Vesuviana, le testimonianze, le celle telefoniche agganciate dal cellulare, il Dna, le perizie ed altro) a caric