D'ora in avanti chi vorrà tenere in casa un cane o un gatto potrà farlo senza che un regolamento condominiale glielo vieti. E' infatti passata con un sì pressoché unanime dell'Aula della Camera la nuova disciplina sugli edifici in condominio e con le nuove norme il regolamento condominiale non potrà "vietare di possedere o detenere animali domestici".
Porte aperte agli animali nei condomini italiani ma la normativa approvata giovedì dalla Camera con la nuova disciplina dei regolamenti condominiali "peraltro fa una distinzione tra animali domestici ed esotici e fissa un discrimine decisivo che, se da un lato evita che i regolamenti condominiali vietino la detenzione di cani, gatti, criceti, dall'altra fa in modo che vietino la detenzione di animali esotici come serpenti e felini selvatici".
E' il deputato Pd Rodolfo Viola a spiegarlo, ricordando che "l'approvazione della legge sui condomini, che di fatto impedisce ai regolamenti condominiali di vietare la detenzione di animali domestici in appartamento, e' molto positiva". "Con i colleghi della commissione Giustizia - spiega - abbiamo contribuito al miglioramento del testo originale per affermare il principio che i regolamenti condominiali non possano vietare a priori la detenzione di animali domestici. Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto che permette di ribadire ancora una volta la necessita' di un corretto rapporto tra uomo e animali domestici".
La soddisfazione dell'ex ministro Brambilla
"Grande soddisfazione" viene espressa in una nota dall'ex ministro del Turismo, on. Michela Vittoria Brambilla, per l'approvazione, da parte dell'aula della Camera, dell'art.16 della riforma del condominio degli edifici, dove il testo introdotto con un emendamento del Pdl stabilisce che "le norme del regolamento non possono vietare di possedere o detenere animali domestici". Il testo ora passa al Senato.
"Con questa scelta - spiega la parlamentare - viene finalmente esclusa la possibilità di imporre al proprietario una limitazione che davvero non aveva alcuna ragione d'essere. A questo punto mi auguro un rapido passaggio in Senato, per trasformare il testo in legge. Lo considero un altro passo avanti a tutela dei milioni di cittadini che convivono con animali domestici e che d'ora in poi potranno farlo senza rischiare di incorrere in assurdi tentativi di limitare la loro liberta' e la serena convivenza con quelli che sono ormai diventati, a tutti gli effetti, componenti della famiglia".
Fonte: web
E' il deputato Pd Rodolfo Viola a spiegarlo, ricordando che "l'approvazione della legge sui condomini, che di fatto impedisce ai regolamenti condominiali di vietare la detenzione di animali domestici in appartamento, e' molto positiva". "Con i colleghi della commissione Giustizia - spiega - abbiamo contribuito al miglioramento del testo originale per affermare il principio che i regolamenti condominiali non possano vietare a priori la detenzione di animali domestici. Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto che permette di ribadire ancora una volta la necessita' di un corretto rapporto tra uomo e animali domestici".
La soddisfazione dell'ex ministro Brambilla
"Grande soddisfazione" viene espressa in una nota dall'ex ministro del Turismo, on. Michela Vittoria Brambilla, per l'approvazione, da parte dell'aula della Camera, dell'art.16 della riforma del condominio degli edifici, dove il testo introdotto con un emendamento del Pdl stabilisce che "le norme del regolamento non possono vietare di possedere o detenere animali domestici". Il testo ora passa al Senato.
"Con questa scelta - spiega la parlamentare - viene finalmente esclusa la possibilità di imporre al proprietario una limitazione che davvero non aveva alcuna ragione d'essere. A questo punto mi auguro un rapido passaggio in Senato, per trasformare il testo in legge. Lo considero un altro passo avanti a tutela dei milioni di cittadini che convivono con animali domestici e che d'ora in poi potranno farlo senza rischiare di incorrere in assurdi tentativi di limitare la loro liberta' e la serena convivenza con quelli che sono ormai diventati, a tutti gli effetti, componenti della famiglia".
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