In Pennsylvania (Stati Uniti) c’è un’associazione che si occupa di recuperare i gatti abbandonati e maltrattati e di riavvicinarli all’uomo, per farli poi adottare a chi se ne vuole prendere cura. Una specie di canile per gatti disperati che non hanno più fiducia negli esseri umani.
Ma come fanno a recuperare gli animali? Beh, gli affiancano quello che di meglio l’umanità può offrire: un bambino. I bambini che partecipano a questo programma devono sedersi lì tranquilli, in apposite stanzine con i gatti e leggere ad alta voce libri per bambini. Piano piano i gatti si abituano al suono ritmico della voce e tornano ad avere fiducia, si avvicinano e iniziano a fare amicizia e a ricevere coccole.
Funziona? A detta dell’inventore di questo metodo, Kristi Roderiguez, sì: i gatti tornano ad essere socievoli e funziona molto bene anche per i ragazzini che -esercitandosi- migliorano la propria capacità di lettura, nonchè l’autostima.
Fonte:Dailybest
Che cos'è questa strana malattia che colpisce tanta gente, soprattutto i più giovani? Io la definisco "omertà", un termine in disuso, ormai, usato prevalentemente dalle famiglie mafiose. Oggi la parola "omertà" è stata sostituta con una che, a pensarci bene, non si discosta dalla prima nel significato: "Indifferenza". Per me non cambia nulla, sono entrambi pessimi termini che descrivono le situazioni peggiori di questo secolo, in allarmante aumento. Quanti di noi, oggi, si chiedono: "Ma in che razza di mondo stiamo crescendo i nostri figli?" Un pensiero che mi spaventa a morte. Mentre sta accadendo qualcosa di brutto - un pestaggio, uno stupro, un omicidio, nei casi estremi - i nostri giovani tacciono, non muovono un dito, voltano la faccia dall'altra parte fingendo di non vedere; oppure, al contrario, si esaltano e pregustano il piacere di diffondere sui social foto e video ripresi mentre si consumava un dramma, sotto i loro...
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