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Il prete che dice ai bimbi che Babbo Natale non esiste

Il mito di Babbo Natale infranto da un parroco. Questo è quello che è accaduto ad Oristano dove don Gianfranco Murru ha rivolto un appello ai bambini presenti alla Messa dall’altare della chiesa di Sant’Efisio, mandando su tutte le furie i genitori dei piccoli. “Lasciate Babbo Natale che non dà gioia, pensate solo a Gesù”, queste le parole proferite dal religioso e riportate da l’Unione Sarda. La protesta è stata tale da raggiungere anche i social network. Su Facebook, dal gruppo “La rete dei cittadini per Oristano” è stata addirittura lanciata una sorta di consultazione online per verificare la portata delle parole proferite dal sacerdote.”Ha rovinato la festa più attesa dei bambini”, ha dichiarato Antonio Pinna, amministratore del gruppo. Il parroco rimane però fermo sulle sue convinzioni: “Ai bambini si raccontano tante fesserie e stupidaggini. Sono solo trovate commerciali”.

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Buona Epifania che tutte le feste porta via...

Io di notte arriverò dolcemente entrerò Niente dolci o caramelle ma soltanto cose belle. Nelle calze lascerò "Gioia, Amore e Sorrisi" per illuminare i visi dei bambini bisognosi e dei grandi generosi. Con bontà, senza rancore la Befana porta Amore! Tanti auguri!

"Ti amo" disse lei...."Idem" rispose lui. Bellissima scena dal film Ghost

Indifferenza e omertà

Che cos'è questa strana malattia che colpisce tanta gente, soprattutto i più giovani? Io la definisco "omertà", un termine in disuso, ormai, usato prevalentemente dalle famiglie mafiose. Oggi la parola "omertà" è stata sostituta con una che, a pensarci bene, non si discosta dalla prima nel significato: "Indifferenza". Per me non cambia nulla, sono entrambi pessimi termini che descrivono le situazioni peggiori di questo secolo, in allarmante aumento. Quanti di noi, oggi, si chiedono: "Ma in che razza di mondo stiamo crescendo i nostri figli?" Un pensiero che mi spaventa a morte. Mentre sta accadendo qualcosa di brutto - un pestaggio, uno stupro, un omicidio, nei casi estremi - i nostri giovani tacciono, non muovono un dito, voltano la faccia dall'altra parte fingendo di non vedere; oppure, al contrario, si esaltano e pregustano il piacere di diffondere sui social foto e video ripresi mentre si consumava un dramma, sotto i loro