I gestori hanno deciso lo sciopero scatterà alle 19 di domani per terminare alle 7 del 14 dicembre sulla rete ordinaria dei distributori di carburante. Quindi fumata nera al tavolo sulla benzina convocato al ministero dello Sviluppo economico per scongiurare lo sciopero annunciato dalla categoria. Settimana intensa di trattative anche per quanto riguarda il trasporto pubblico, che ha visto il rinvio dello sciopero nazionale dei trasporti previsto anche questo per venerdì 14 dicembre, ma poi rinviato. Il tavolo, al quale sono state invitate anche le compagnie petrolifere, era stato convocato la scorsa settimana, al termine della riunione con i gestori di Fegica Cisl, Figisc Confcommercio e Faib Confesercenti. Il sottosegretario allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti, in questi giorni, ha quindi tentato di far riavvicinare le parti, evidentemente senza successo.
Secondo fonti sindacali presenti al tavolo i petrolieri avrebbero “chiuso ogni spazio alla trattativa”. Lo sciopero, come i gestori avevano del resto previsto nei giorni scorsi considerando praticamente inesistenti i margini per una trattativa, è dunque confermato. Ma quali sono stati i motivi dell’agitazione ? I gestori lamentano da tempo la “drammatica crisi strutturale che attraversa la distribuzione carburanti e colpisce duramente le migliaia di piccole imprese di gestione”: crisi a cui la politica e le istituzioni non avrebbero risposto in modo adeguato, ma che vede sul banco degli imputati in primo luogo le compagnie petrolifere. A giudizio dei benzinai, infatti, i petrolieri hanno disatteso gli impegni sottoscritti il 27 luglio, che avrebbero dovuto portare a trattative sui temi più controversi, dai rinnovi contrattuali all’utilizzo delle carte di credito, fino agli oneri a carico dei distributori.