È morta domenica mattina a Londra all’età di 110 anni Alice Herz-Sommer,
la persona più anziana sopravvissuta all’orrore dei lager nazisti e
all’Olocausto. A darne notizia la sua famiglia che era radunata al suo
capezzale dopo che l’anziana donna era stata ricoverata venerdì in
ospedale per un malore. “Alice Sommer si è spenta in pace mentre la famiglia era riunita al sua
capezzale. Molto è stato scritto su di lei, ma per noi che l’abbiamo
conosciuta meglio rimane la nostra cara ‘Gigi’. Ci ha amato molto e con
noi ha condiviso la passione per la musica, ridendo anche insieme. Ci
mancherà molto” ha dichiarato il nipote della donna, Ariel Sommer,dichiarando la sua scomparsa. La sua biografia narra che in quanto ebrea nel 1943 venne confinata come tanti altri nel campo di concentramento
nazista di Theresienstadt, un ghetto a 50 chilometri da Praga. Nel campo
grazie alla sua musica però riuscì a sopravvivere fino alla liberazione
e alla fine della II Guerra Mondiale. Dopo la guerra tornò brevemente a Praga per poi emigrare in Israele dove lavorò come insegnante di musica a Gerusalemme. Negli
anni ’80 decise poi di trasferirsi in Gran Bretagna a Londra assieme al
figlio dove è rimasta fino alla sua morte.
Che cos'è questa strana malattia che colpisce tanta gente, soprattutto i più giovani? Io la definisco "omertà", un termine in disuso, ormai, usato prevalentemente dalle famiglie mafiose. Oggi la parola "omertà" è stata sostituta con una che, a pensarci bene, non si discosta dalla prima nel significato: "Indifferenza". Per me non cambia nulla, sono entrambi pessimi termini che descrivono le situazioni peggiori di questo secolo, in allarmante aumento. Quanti di noi, oggi, si chiedono: "Ma in che razza di mondo stiamo crescendo i nostri figli?" Un pensiero che mi spaventa a morte. Mentre sta accadendo qualcosa di brutto - un pestaggio, uno stupro, un omicidio, nei casi estremi - i nostri giovani tacciono, non muovono un dito, voltano la faccia dall'altra parte fingendo di non vedere; oppure, al contrario, si esaltano e pregustano il piacere di diffondere sui social foto e video ripresi mentre si consumava un dramma, sotto i loro...
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