L'esemplare è stato soppresso con un colpo di pistola, perché frutto di un rapporto tra consanguinei. A nulla sono valse le proteste degli ambientalisti. La carcassa dell'animale morto macabramente è stata smembrata sotto gli occhi dei bambini.
A nulla sono servite le proteste, le raccolte di firme, le petizioni online,, né le pagine facebook dedicate: la giraffa Marius è stata uccisa con un colpo di pistola dai i guardiani dello zoo danese di Copenhagen. Ma per quale motivazione?
Il giovane esemplare era frutto di un rapporto endogamico (tra parenti), vietato dalle regole degli zoo europei per evitare l’incremento di patologie fra gli animali. E così Marius, nonostante la sua buona salute è stato soppresso. Dopo l’autopsia (per stabilire cosa, non è chiaro) le sue carni sono state smembrate fra l’altro pubblicamente, davanti a bambini a dir poco sconcertati e date in pasto ai leoni della struttura. Le autorità dello zoo danese hanno deciso che la castrazione, altra opzione per impedirgli di riprodursi, sarebbe stata più crudele di sparargli un colpo alla testa. “I geni di quella giraffa sono già ben rappresentati tra gli esemplari dello zoo, eliminarla è necessario”.
Queste le parole di Bengt Holst, direttore scientifico dello zoo, alla Bbc.
“Se tutte le specie si riproducono bene, poi si deve accettare che ci sia un surplus di animali che non possono essere inclusi nella catena genetica senza causare problemi di consanguineità”.
Non ci sono altre parole da aggiungere, sarebbero solo "insulti" verso chi ha preso questa crudele decisione. Forse, non saprà mai quante persone si sono battute per la sua salvezza...
L'uomo è crudele, ma non siamo tutti uguali, grazie a Dio.
Marius ha attraversato "il ponte arcobaleno" e noi possiamo solo sperare che non abbia sofferto e che continuerà la sua corsa sui prati del "ponte"
Ciao piccolo Marius
Fonte: web
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