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La leggenda della neve racchiusa in una sfera di vetro.

Nel mondo delle creature fatate c'è una Fatina "coloratissima" dalle ali che han rubato il colore dell' arcobaleno..... rosso, blu, verde e giallo. Ama i fiori e i loro delicati profumi. Si veste con i loro petali e le foglioline di menta. Ma aveva un cruccio : desiderava far vedere la neve dell 'incanto ai mortali. Con sè un giorno aveva la sua bacchettina dai mille colori e agita, gira e agita ancora, volò sulle ali del firmamento raggiungendo la Stella polare dove la Fata delle nevi dimorava. Bella come una Principessa di Luna, Esmeralda chiese a lei una cannobia di neve ,la bellissima creatura dal manto blu del cielo i capelli neri come l' ebano e una corona di fiori di brina le soffiò sul palmo della mani... stelline, fiorellini e ghirigori di neve . Esmeralda la Fata, li mise nella cannobia e volò rapida come un raggio di sole dalla Fata degli Angeli. Era nella stanza della purezza ,bella, bionda e delicata con un abito di piume d'Angelo. Vicino a lei la bacchetta d 'argento. "Sei venuta per la neve Esmeralda" si rispose Esmeralda. Con la bacchettina e un piccolo flauto d 'argento la Fata degli Angeli suonò la musica della purezza e le piume si trasformarono in fiocchi candidi. Ecco, sono i germogli del popolo incantato , usali con cura. Esmeralda tornò al suo giardino ,si sedette sul suo masso di pietra druidica , l' edera si arrampicò vicino a lei ,le pratolini le solleticavano i piedini ,bolle lucide brillanti urlò al cielo fatato: "Venite, portate dell' acqua piu' Pura"......e le bolle arrivarono . Una magia ed Esmeralda le trasformò in palle di vetro finissimo,i fiori le stelline di brina e i fiocchi d'Angelo entrarono nelle sfere. Poi, pensando che non c' era neve se non c 'era un bosco innevato creò con i rami di abete il bosco , poi le affidò agli gnomi costruttori di giocattoli affinchè le portassero ai bimbi di laggiù. Quando i bimbi le videro ,mai ne avevano viste di così luminose, le girarono e Meraviglia! La neve cominciò a turbinare, il vento a soffiare. Gli abeti del bosco si piegarono e una musica dolcissima si diffuse nella mente dei bimbi. I germogli del popolo fatato avevano fatto l' incanto. (di Mara Cuttica)

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