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Prete intercettato mentre parla delle “porcate che fa il Vescovo”, si dimette

Fa già parte degli indagati in un processo di mafia, lui è accusato di falsa testimonianza. Proprio nel corso del processo, il capitano dei carabinieri Valerio Palmieri, ha letto in aula l’intercettazione di don Nuccio Cannizzaro, cerimoniere dell’arcivescovo di Reggio Calabria, cappellano della polizia muncipale e parroco di Condera: «A noi preti ci dovrebbero autorizzare almeno una volta nella vita a mettere incinta una donna “per vedere l’effetto che fa”, senza sposarla, qualche prete e qualche vescovo lo ha fatto». Ieri mattina durante la funzione domenicale nella chiesa reggina, ha detto ai suoi fedeli che sarebbe stata l’ultima volta che avrebbe officiato la messa. «Lascio tutti i miei incarichi, sono stanco dei continui attacchi da parte di chi colpisce me per colpire tutta l’autorità ecclesiastica della nostra città. A questo gioco al massacro dico basta. Ho già presentato le mie dimissioni al vescovo, al quale chiedo, per il bene che voglio a questa comunità, di provvedere sin da subito affinché venga garantito il corretto svolgimento delle celebrazioni natalizie». Dietro alla sua scelta, la valanga di polemiche che hanno coinvolto la Chiesa reggina e quella calabrese, per quanto affermato dal sacerdote che, come riferisce l’informativa, ha parlato anche di qualcuno «che non si comporta bene». «Don Nuccio – si legge nell’informativa – riferisce che questo religioso è diventato vescovo nonostante le porcate che ha fatto e che il vescovo non sa niente. E nessuno parla per paura. Gianni riferisce di essere a conoscenza di alcuni avvenimenti spiacevoli e Nuccio dice che le cose più gravi sono altre».

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